Farmacia Morea

Farmacia efficiente ma soprattutto con un laboratorio a suo interno per la creazione di medicinali in fiale o gocce ecc .. è l’unico a svolgere questa funzione in maniera corretta e affidabile consiglio vivamente

Sono andata in questa farmacia per una preparazione galenica. Presento la ricetta medica sul cellulare e mi dicono che sarà pronta dopo quasi un mese, dicendomi che se l'avessero preparata prima,mi avrebbero avvisata. Avevano anche la mia mail e il cellulare. Mi presento alla data stabilita e mi dicono che la ricetta sul cellulare non l' accettano. Per cui non mi hanno consegnato la medicina. Ma dico io, perché non mi hanno detto da subito che la ricetta sul cellulare non andava bene? Perché farmi aspettare un mese,visto che il prodotto per me è urgente???

La mia opinione su questa farmacia è pessima per mancanza di trasparenza e trattamento

Personale QUASI tutto cortese ad eccezione dell’addetta alla stampa dei risultati dei tamponi che nonostante vedesse persone ad attenderla da oltre 10 minuti si ostinava a sistemare il magazzino.

La dottoressa con i capelli biondi, probabile proprietaria della stessa farmacia si è dimostrata alla richiesta di un elettrocardiogramma, invadente, maleducata e estremamente fastidiosa con commenti inappropriati e inopportuni.

Non mi era mia capitata una cosa del genere.

Ho raccontato l'episodio anche in altre farmacie, facendo la medesima richiesta e sono rimasti tutti allibiti.

Non rimetterò mai più piede in questo posto.

Se state al pubblico, cercate almeno di comportarvi in maniera decente, verso il prossimo.

Ho frequentato questa farmacia per circa 6 anni, spesso sono rimasto allibito dalla cortesia quasi "estrema" che i dipendenti tutti mostravano nei confronti del cliente, una cortesia così esasperata da sembrare quasi finta. Ieri, 22 marzo, ho avuto la dimostrazione che il mio sospetto non era del tutto infondato. Questa storia mi ha disgustato ed è per questo che voglio dedicare il mio tempo a raccontarla. Nella fattispecie sono stato redarguito per aver portato con me il mio monopattino elettrico ( naturalmente chiuso e poi stipato in un angolo ) con la frase "ma che modo è questo? Se lei fosse venuto con una macchina avrebbe entrato la macchina?".

Di fronte a queste parole ho capito "la pasta" di queste persone, mi è venuto da pensare alla gente in carrozzina che, ahimè, sarebbe potuta entrare proprio in quel momento con due ruote molto più grandi di quelle di un monopattino e ho pensato a come si sarebbero potuti sentire di fronte a quel "lei con quelle ruote ci cammina per strada".

Non è il divieto di entrare un mezzo ad avermi disgustato, ma il modo in cui mi è stato detto e credo che in questo periodo difficile la correttezza (anche nel modo di esprimersi) sia di vitale importanza.